Speciale SPRAR. Il nostro impegno nei progetti di “accoglienza integrata”. Savona progetto modello

SPRAR Roccavignale (Savona). Un progetto modello
Nel mese di ottobre 2018 il progetto SPRAR Roccavignale (Savona), al quale collaboriamo attivamente dal 2017, è stato indicato come modello da replicare e buona prassi nelle iniziative di accoglienza.
È pertanto venuta a farci visita nei giorni scorsi la troupe del programma Rai #cartabianca (vedi la puntata del 2 ottobre) per conoscere più a fondo questo progetto che vede coinvolti i nostri operatori in sinergia con il terzo settore e le realtà imprenditoriali del territorio savonese.

L’impegno di Conform sul territorio
Siamo attivi nella realizzazione di percorsi di formazione e orientamento con l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo dei beneficiari del progetto SPRAR Roccavignale (Savona).
Si tratta nello specifico di progettazione e gestione di:

  • un corso di formazione come Manutentore del verde rivolto a 17 beneficiari
  • un corso di formazione in ambito Zootecnico rivolto a 15 beneficiari
  • un percorso individuale della durata complessiva di 10 ore a utente strutturato in 5 incontri da 2 ore ciascuno con l’obiettivo di addestrare i beneficiari sul funzionamento del mercato del lavoro, i canali di ricerca di occupazione, definire gli obiettivi professionali e prepararli ai colloqui di selezione. Durante il percorso sono stati redatti i curricula degli allievi e più volte sono stati revisionati e rivisti a seconda della tipologia di azienda presso la quale si orientava l’interesse dei candidati.

Siamo riusciti a dare un contributo importante per aumentare l’occupabilità delle persone coinvolte e in parallelo trasmettere informazioni e indicazioni agli enti gestori relative al mercato del lavoro locale.

Conosciamo meglio il progetto SPRAR Roccavignale (Savona)
Nello specifico abbiamo seguito i percorsi individuali mettendo a disposizione dei beneficiari i nostri docenti orientatori e abbiamo reso operative sedi presso i comuni coinvolti, gli uffici degli enti gestori e la filiale Conform di Savona.

Vista la particolare tipologia di utenza e, in alcuni casi, le difficoltà linguistiche riscontrate fin dalla presa in carico è stato molto importante cambiare l’approccio con l’utenza passando da una metodologia didattica tradizionale ad una più operativa e pragmatica. Per tale ragione, dal punto di vista metodologico, è stato fondamentale l’ausilio di documentazione multimediale e fotografica durante i colloqui frontali, con l’obiettivo di entrare nel dettaglio delle informazioni, descrivere al meglio la metodologia di ricerca del lavoro, spiegare con dovizia di particolari i mestieri e le professioni individuate dagli allievi o dai docenti.

Importanti, inoltre, sono stati gli incontri organizzati in esterna, presso le aziende coinvolte dal nostro staff e le simulazioni di colloqui di selezione che abbiamo svolto all’interno del percorso.

Abbiamo infatti riscontrato una grande difficoltà, anche da parte degli allievi più alfabetizzati, ad affrontare i colloqui presso le aziende, pertanto su questo aspetto abbiamo deciso di concentrare il nostro percorso al fine di raggiungere l’obiettivo principale ovvero aumentare l’occupabilità dei beneficiari e la possibilità di inserimento presso aziende private.

Qualche cifra
Da dicembre 2017 abbiamo seguito 27 allievi con il percorso individuale di 10 ore. Di questi 25 allievi che hanno portato a termine il percorso, e solo due lo hanno interrotto volontariamente.
Da gennaio 2018 ad oggi:

  • 22 allievi sono stati avviati in tirocinio trimestrale in aziende ed enti del territorio.
    • ad oggi 9 su 22 si sono conclusi positivamente e sono stati nel frattempo rinnovati su richiesta dei soggetti ospitanti
    • i tirocinanti svolgono attività nei seguenti settori: agricoltura, allevamento del bestiame, trasformazione prodotti alimentari, ristorazione, servizi di pulizia e manutenzione, industria meccanica, logistica, impiantistica
  • 3 allievi non sono stati ancora avviati al lavoro:
    • uno dei quali ha scelto di non utilizzare il tirocinio come strumento di politica attiva;
    • gli altri due hanno scelto di frequentare il corso di zootecnia per inserirsi in quel settore specifico (il percorso formativo è attualmente in corso).

Gli allievi sono seguiti dagli enti gestori Fondazione L’Ancora e Cooperarci. Solo due hanno interrotto volontariamente il percorso.

Nel mese di ottobre 2018 il progetto SPRAR Roccavignale (Savona) è stato indicato quale iniziativa modello e buona prassi tra le numerose eccellenze nell’intero territorio nazionale.

Multimedia

Galleria fotografica
Le interviste ai protagonisti nella Coop Coseva e nell’Azienda agricola Ferrari

Adesso capiamo meglio cosa è lo SPRAR. 

Cos’è lo SPRAR
È il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.

Quale è l’obiettivo dello SPRAR
Si porta avanti su tutto il territorio nazionale la realizzazione di progetti di “accoglienza integrata” che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio e che prevedono misure di:

  • informazione
  • accompagnamento
  • assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico

Chi se ne occupa
La rete degli enti locali che a livello territoriale con il supporto delle realtà del terzo settore e di soggetti attivi negli ambiti dell’orientamento e dell’inserimento al lavoro come Conform.

Chi sono i beneficiari
Possono accedere ai progetti:

  • i rifugiati (titolari di protezione internazionale, ovvero coloro che “temendo a ragione di essere perseguitati per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le opinioni politiche, si trovano fuori del Paese d’origine di cui sono cittadini e non possono o non vogliono, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese”)
  • i richiedenti protezione internazionale
  • i titolari di protezione sussidiaria 
  • coloro che hanno un permesso di soggiorno per protezione umanitaria

Quali sono i riferimenti normativi

  • La legge n.189/2002 ha istituzionalizzato queste misure di accoglienza organizzata. Con essa il Ministero dell’Interno ha istituito la struttura di coordinamento del sistema – il Servizio centrale di informazione, promozione, consulenza, monitoraggio e supporto tecnico agli enti locali – affidandone ad ANCI la gestione
  • art. 1 A della Convenzione di Ginevra del 1951, recepita nell’ordinamento italiano dalla legge n.722 del 1954.

Le keywords dello SPRAR

  • accoglienza
  • volontarietà di chi partecipa alla rete
  • governance multilivello
  • decentramento degli interventi
  • sinergie con il terzo settore
  • promozione e sviluppo di reti locali

Per approfondire
I numeri dello SPRAR in Italia
Rapporto sulla protezione internazionale in Italia
Le attività di utilità sociale promosse nelle rete SPRAR

Contatti
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